Mercoledì 12 ottobre alle ore 21 nel Parco Idroscalo Punta dell’Est, presso il nuovo spazio IN OPERA LIQUIDA andrà in scena Come l’acqua da un bicchiere rotto,  di Ferdinando Cotugno e Piera Mungiguerra, con Marco Ripoldi e Libero Stelluti, per la regia di Piera Mungiguerra.
Lo spettacolo parla di una perdita e di un viaggio fra ricordi e sogni.
Parole e immagini per esplorare il luogo caldo dove la morte impone le sue ragioni sull’amore e dove quest’ultimo ne esplora i territori cercando lo spazio per restare.
Sulla scena c’è una scatola e gli oggetti di una donna che invece non c’è più.
Il vuoto che resta, i pezzi del naufragio, e due ragazzi, parte dello stesso amore, a metter ordine nello spazio come nel tempo. Attraverso la memoria, da quella stanza inizierà il cammino, che getterà ponti fra realtà e sogno, fra scatole impolverate e animali marini nel fondo dell’oceano, provando a forzare la vita e la morte. Provando ad andare contro le regole.

Ingresso con tessera gratuita : per prenotare prenotazionistabileinopera@gmail.com
 Seguiranno:

  • Giovedì 10/11, h 21.00: Teatro Stabile in Opera/Casa Reclusione Milano Opera, Via Camporgnago 40, Milano

 LA VERSIONE DI BARBIE
di e con Alessandra Faiella – Regia Milvia Marigliano
Ma quali favole ci hanno raccontato? La Bella Addormentata si sa, era imbottita di Xanax e non si può pretendere che fosse molto lucida, ma Biancaneve? Per secoli ci hanno fatto credere che fosse felice di essere la schiava di sette nanerottoli probabilmente nemmeno superdotati! E perché la Bella deve sposare una bestia e non avviene mai il contrario? Più che una fiaba, la vita di una donna è un horror! Sin dall’infanzia! Ad allietarci pensava la Barbie, il prototipo della donna ideale: bella e magra, tettuta e multitasking, seduttiva, emancipata ma eterna fidanzata di un tronista. La Barbie è una donna perfetta, noi no. Noi ci barcameniamo tra lavoro, carriera, figli, mariti, amanti, palestre ed estetiste, ossessionate dall’idea di una perfezione che non riusciremo mai a raggiungere. Il sogno di libertà si è trasformato in una schiavitù da incubo.
E allora? E allora smettiamo di lamentarci e prendiamo in mano la nostra vita. Attraversando con piglio ironico e dissacrante l’itinerario di formazione della donna di oggi dalla nascita alla morte, Alessandra Faiella invita a uscire fuori dal tunnel della finta emancipazione, poiché il sonno della ragione ha già generato troppi mostri.

Prenotazioni entro lunedì 7 novembre su www.operaliquida.org

  • Giovedì 24/11 h. 21.00: Teatro Stabile in Opera/Casa Reclusione Milano Opera, Via Camporgnago 40, Milano

 UNDICESIMO COMANDAMENTO – UCCIDI CHI NON TI AMA
Compagnia Opera Liquida con detenuti ed ex detenuti della I Casa di Reclusione Milano Opera e Maria Chiara Signorini
Tratto dall’omonimo romanzo di Elena Mearini con gli scritti degli attori
Montaggio drammaturgico e regia Ivana Trettel
Noi, che della legge ci siamo fatti beffe, calati nei panni delle donne violate, dei bambini coinvolti, della società indifferente… puntiamo la nostra lente d’ingrandimento emotiva, per mettere in guardia le donne, affinché si difendano, attraverso la legge. Una sorta di corto circuito, una soggettiva, per indagare sentimenti e reazioni. Per affermare che suddividere gli esseri umani in maschi e femmine non appartiene più al nostro tempo. Che la solidarietà nasce tra essere umani, così come la presa in carico di responsabilità. 12 uomini in scena allora si trasformano di volta in volta nel maschio, nella femmina, nella madre, nel padre, nel figlio, nella figlia, nella folla, silente e indifferente, attraversando anche quelli che vengono considerati “reati minori”: lo stalking, la violenza economica etc., perché sono molte le forme di violenza diffuse nella mentalità comune. Quella mentalità che ci permette di pensare che le cose avvengano altrove, che ci fa discutere solo quando una donna muore, che “i panni sporchi si lavano in famiglia”. Ecco, il nostro piccolo contributo per incoraggiare le donne a utilizzare gli strumenti legislativi, nella speranza di instillare un dubbio in chi vorrà ascoltarci, riguardo alle volte in cui, forse, ciò che gli era noto, necessitasse di un’azione. Nello strenuo tentativo di rimanere umani.

Prenotazioni entro lunedì 21 novembre su www.operaliquida.org
 COSTO BIGLIETTO
Intero                                         € 15,00
Ridotto*                                    € 10,00
Hanno diritto alla tariffa ridotta i ragazzi sino a 14, gli studenti fino ai 24, gli over 60.
I biglietti sono in vendita presso la biglietteria della sala teatrale, prima dello spettacolo.
PRENOTAZIONI E INGRESSO in Carcere
E’ POSSIBILE ACCEDERE ESCLUSIVAMENTE COMPILANDO IL FORM DI PRENOTAZIONE SCARICABILE SUL SITO www.operaliquida.org
Il form va completato con i dati anagrafici e con i dati relativi al documento di identità e va inviato, alla mail: prenotazionistabileinopera@gmail.com
L’ingresso è previsto alle ore 20.15 e l’inizio degli spettacoli alle ore 21.00
Le prenotazioni per gli spettacoli in carcere possono essere accolte sino a tre giorni prima della data dello spettacolo cui si intenda partecipare.
Preghiamo gli spettatori di presentarsi almeno 30 minuti prima all’ingresso principale del carcere per la verifica dell’autorizzazione all’entrata, la consegna del documento di identità e il ritiro del pass per l’ingresso al teatro del carcere. Il biglietto verrà acquistato direttamente a teatro.
Ricordiamo che all’ingresso verrà ritirato un documento di identità ed è obbligatorio lasciare in macchina cellulari e borse prima di entrare nell’Istituto. E’ consentito portarsi esclusivamente il documento di identità e i contanti per l’acquisto del biglietto. Il parcheggio dei propri automezzi potrà avvenire nelle aree interne preposte.

Infoline :www.operaliquida.org