Ambrosoli, nata come azienda familiare e diventata in tutto il mondo sinonimo di miele e derivati, festeggia quest’anno i cento anni di vita e lo fa con il docufilm Una passione dirompente

La storia dell’azienda Ambrosoli comincia allo scoppio della Prima Guerra mondiale a Ronago (CO), un piccolo paese al confine con la Svizzera dove la Ambrosoli ha tuttora lo stabilimento.

Poco alla volta l’attività si espande in tutto il mondo, dall’America all’Asia fino ad arrivare all’Africa, in Uganda, dove uno degli otto figli del fondatore Giovanni Battista – padre Giuseppe Ambrosoli, proclamato beato nel 2022 -, operò come medico e missionario per tutta la vita.

Focalizzata sull’utilizzo dei prodotti dell’apicoltura, l’azienda si fa conoscere per la cera Ambra e soprattutto per le caramelle che hanno reso noto il nome di Ambrosoli in tutto il mondo, passando per gli anni drammatici della II Guerra Mondiale, i figli al fronte, la ripresa nel Dopoguerra e il boom degli anni Sessanta.

Il brand diventa conosciutissimo per aver seguito da sponsor alcune grandi imprese sportive italiane, ma ancora di più per l’azzeccata presenza nella trasmissione cult dei primi anni della televisione pubblica italiana, il celebre Carosello, sulla cui scia l’intero Paese canta “Bella, dolce, cara mammina”.

La storia di Ambrosoli si intreccia con la storia d’Italia

La storia di questa azienda che così assiduamente ha accompagnato gli ultimi cento anni di vita della società italiana è l’oggetto del docufilm Una passione dirompentepresentato in anteprima il 26 settembre al Palazzo del Cinema Anteo di Milano.

L’opera dei registi Elena Beatrice e Daniele Lince vanta la direzione artistica di Silvio Soldini ed è una produzione di OffiCine, hub di sperimentazione dello IED (Istituto Europeo di Design), con il supporto di UTOPIA, società leader in Italia in Corporate Communication & Digital Strategies

L’opera ripercorre la storia dell’azienda, che si intreccia con la storia d’Italia dell’ultimo secolo e con quella di una famiglia, gli Ambrosoli, che ha legato in maniera indissolubile il proprio nome a un prodotto iconico e inconfondibile: il miele.

Il documentario prende spunto dal libro edito da Mondadori Electa, scritto dall’attuale Presidente Alessandro Ambrosoli insieme a Silvia Cadrega, da cui l’attore Gigio Alberti ha tratto alcuni brani recitati durante la presentazione.

Le dichiarazioni degli stakeholder

Stasera sono davvero felice per due motivi: in primis perché questo documentario celebra al meglio i nostri primi 100 anni rendendo merito alla mia famiglia e al lavoro quotidiano di tutte le persone che con  noi hanno lavorato e lavorano”, ha dichiarato il Presidente Alessandro Ambrosoli, “in secondo luogo perché quest’opera ci ha dato la possibilità di digitalizzare un archivio ricchissimo, un patrimonio che giaceva inutilizzato e rischiava di andare perduto, che siamo riusciti a salvare dandogli nuova vita, mettendolo a disposizione di un vasto pubblico”.

Il documentario non è finzione, è realtà, così come le persone che appaiono, i loro legami, i luoghi che vivono e raccontano”, ha commentato Silvio Soldini, direttore artistico dell’opera. “Per questo le mie lodi vanno ai registi, che hanno saputo cogliere e condensare lo spirito di un’impresa e di una famiglia con una storia così articolata e importante”.

La ricchezza del patrimonio industriale italiano – grazie soprattutto alla varietà delle nostre piccole e medie imprese – è unica e inestimabile. Imprese che vantano una storia lunga decenni, alcune addirittura centenarie come Ambrosoli”, ha commentato Giampiero Zurlo, AD e Presidente di UTOPIA. “Questo docufilm ci ha dato l’opportunità di raccontare questa storia con uno strumento moderno e di facile fruizione, che si presta alla perfezione per narrare la tradizione e i valori di aziende esemplari, che continuano a innovare rimanendo fedeli ai principali e ai valori del primo giorno”.

Ugo Dell’Arciprete