Mi chiedo e vi chiedo se sappiamo chi sia veramente Ignazio Marino, attuale sindaco di Roma.
Eccellente , anzi ottima carriera nel campo medico, uno dei migliori chirurghi al mondo per il trapianto di fegato, con esperienze nei migliori ospedali d’Europa e degli Stati Uniti.
E fin qui tanto di capello.
Dal 2006 entra in politica con i Democratici di Sinistra formazione politica (ora PD) con cui viene eletto come indipendente al Senato della Repubblica.
Nel 2013 viene eletto sindaco di Roma carica che ricopre tuttora.
Le sue idee politiche sono fondate sul laicismo, sul testamento biologico, sul rispetto dei diritti civili di cui è un convinto sostenitore.
Partecipa al Gay-Pride e trascrive 16 matrimoni di persone omosessuali che hanno celebrato le loro nozze all’estero, nei registri di stato civile della Capitale, andando a sfidare la normativa vigente che non riconosce queste unioni celebrate fuori dai confini nazionali.
Insomma, il sindaco della Capitale è un politico che verrebbe definito “super-progressista”, sostenitore di lotte politiche a favore delle cosiddette minoranze, contro la “Reazione più retrograda e oscurantista di stampo religioso o politico” così la definirebbero i politici di sinistra del Primo dopo guerra.
E allineandosi ad antiche ideologie e soprattutto ad antichi retaggi ed espressioni ecco che qualche giorno fa, “l’illuminato e tollerante Marino” rispondendo a distanza (era ad una riunione del PD di Roma) alla continua richiesta di dimissioni da parte delle opposizioni che ritengono il Primo cittadino della capitale responsabile per non aver vigilato sul malaffare che sta emergendo dalle indagini della Procura Capitolina riguardo infiltrazioni mafiose nelle Istituzioni pubbliche, la cosiddetta “Mafia Capitale”, esorta vivamente e in maniera sprezzante la “Destra di ritornare nelle fogne”.
Caspita, una frase che non si udiva da almeno 30 anni, durante gli “anni di piombo”, dove la battaglia politica molto spesso “esondava” dalle aule istituzionali e si svolgeva nelle piazze anche a colpi di arma da fuoco.
Insomma un ambiente e un contesto che il “mite”, “tollerante”, “progressista”, “sensibile” Dott. Marino dovrebbe aborrire in toto, ma che evidentemente nel suo stato d’animo attuale lo considera un normale agone dove si sente a suo agio.

Denota quella sinistra radical-chic che si erge difensore dei deboli e poi assume comportamenti di ben altro tenore.

Un “degno” epigono di certa sinistra dalla “doppia personalità”.

Una rappresentante di questo doppio pesismo, di questa falsa facciata, tanto per rinfrescare la memoria, era Katia Belillo, deputata del Partito dei Comunisti Italiani, ministro delle Pari opportunità nel governo sostenuto dalla coalizione dell’Ulivo, ha sempre ostentato la sua passione per la caccia, imbastendo tenaci battaglie contro coloro che sostenevano l’abolizione di quell’anacronistica e crudele attività. Anche lei pur appoggiando le battaglie per i diritti civili, non lesinava offese anche fisiche a coloro che “osavano” criticare la sue idee o le sue attività (celeberrima l’aggressione durante Porta a Porta su Rai Uno alla deputata Mussolini). 
Ecco, quell’espressione del “mite e sensibile ” Sindaco, focalizza bene la vera personalità di Ignazio Marino.
Il suo buonismo, la sua tolleranza, la sua sensibilità per i deboli, la sua ideologia sono meri aspetti di facciata.
Alcuni esempi: nei suoi spostamenti quotidiani utilizza la bicicletta dimostrando tutta la sua anima ecologista, anche se però non disdegna di usufruire della scorta di 3/4 uomini della polizia locale anche loro dotati di velocipedi, che, sarebbero meglio impiegati in altri più importanti compiti.
Usa la bicicletta, però possiede anche un’auto (la famosa Panda rossa) che parcheggia costantemente in divieto di sosta accumulando contravvenzioni a iosa che riteneva, per un suo “presunto” diritto, di non dover pagare.
Difende i diritti dei più deboli, dei discriminati, di coloro che non “hanno voce” e poi è uno strenuo sostenitore della vivisezione sugli animali. 
Non solo sostiene la vivisezione ma è anche “dispiaciuto” che sia stato introdotto il divieto di allevamento di cani, gatti e primati “da laboratorio” con il decreto 26/2014 con cui si stabilisce che certe orride realtà come Green Hills (allevamento di cani Beagle a Montichiari BS, recentemente chiuso dopo sentenza del tribunale di Brescia) non esisteranno più.
Avete capito bene ?
Marino è dispiaciuto perchè migliaia di essere senzienti non potranno più essere allevati in anguste gabbie senza luce, con poco cibo, poca acqua, e senza mai potersi muovere, spesso in condizioni sanitarie raccapriccianti e poi destinati ad atroci e innumerevoli sofferenze in laboratori ,che in nome di una falsa scienza, torturano essere innocenti. Veri e propri lager.
Volete un altro eclatante esempio della “doppia facciata” del sindaco/medico/progressista/ecologista (ecologista? non basta girare in bici per definirsi tale) ?
Nella lista civica che sosteneva la sua candidatura nel 2013 c’era Stefano Dominella della maison Gattinoni, e sostenitore della lobby delle pellicce.
Ecco le pellicce. Il buon Marino forse non sa o finge di non sapere che al di là del fatto etico, l’industria delle pellicce dovrebbe essere bandita perchè è un settore tra i più inquinanti del pianeta con dati raccapriccianti che “un buon ecologista” dovrebbe conoscere e combattere.
Morale, se nei momenti di difficoltà si comprende bene la personalità di un uomo, Marino ha espresso e sta esprimendo bene chi sia veramente, al di là della “patinata” etichetta di politico che si è costruito in questi anni.
Insomma ora è chiaro chi sia Ignazio Marino.
Massimo Puricelli
Castellanza(VA)