Se un tempo i diplomi professionali venivano quasi snobbati pensando che i figli potessero finire a fare lavori di “serie B”, oggi però le cose sono cambiate. Estetiste e parrucchiere sono tra le specialiste più richieste e anche ben pagate, lo stesso vale per meccanici (oggi meccatronici), elettricisti e specialisti del settore motori.

Quanto guadagna un meccanico in Italia?

Mentre il Governo discute della possibilità di inserimento di un salario minimo, quando si parla di guadagno in ambito meccanico le statistiche non sono così male. Secondo quanto divulgato da un’indagine Talent gli stipendi medi in Italia hanno portato ad una somma di circa 28.800 euro con un guadagno mensile di circa 2400 euro.

Il costo orario sfiora i 15 euro medi e possiamo dire che questa analisi si basa su oltre 3120 casi analizzati. Chiaramente i guadagni possono aumentare ulteriormente quando si è i proprietari dell’officina ma in quel caso c’è anche un rischio di impresa da non sottovalutare.

Com’è cambiato il lavoro del meccanico

Oggi il lavoro del meccanico non viene più declassato e anzi, ha anche avuto un’attenzione particolare da parte della legislatura che è intervenuta richiedendo un adeguamento della propria formazione per continuare ad operare.

Se in passato ci si poteva specializzare solo in lavori meccanici, solo di carrozzeria, operare come gommista o come elettrauto oggi viene richiesto un diploma per meccanico con competenze complete per poter operare. Ecco perché è stato cambiato anche il modo di chiamare il professionista, oggi noto come meccatronico.

Il meccatronico è il nuovo titolo richiesto da un adeguamento di legge che prima aveva scadenza a gennaio 2018 ma ha ricevuto una proroga fino a gennaio 2024. Se già operi nel settore, devi saper che hai solo pochi mesi per poterti adeguare e continuare a lavorare. Se prima potevi vestire i panni di una figura individuale come meccanico, carrozziere, gommista o elettrauto dal prossimo anno dovrai obbligatoriamente avere un diploma per meccanico specializzato con tutti gli aggiornamenti del caso per poter continuare ad operare.

Oltre alla richiesta di un diploma che può essere ottenuto anche online, è suggerito un aggiornamento continuo per restare al passo con i tempi. Le centraline delle auto e la tecnologia fanno passi da gigante costanti, è quindi importante (per continuare a servire al massimo i propri clienti) fare corsi di formazione e studiare per poter garantire sempre interventi mirati ed efficaci.

Sempre più i giovani che scelgono di aprire un’officina

Nonostante l’iter burocratico impegnativo e la necessità di almeno 100.000 euro di investimento iniziale, sono tantissimi i giovani che credono nel proprio potenziale e decidono di imbarcarsi in un’avventura imprenditoriale dopo il diploma. Dopo aver aperto Partita Iva ed essersi iscritti al Registro delle Imprese, individuano un locale in cui operare che verrà adibito ad officina. Con un buon piano marketing e l’immancabile passaparola, le possibilità di avere un buon guadagno non mancano. Tieni anche in considerazione che si tratta di un professionista sempre più richiesto, soprattutto se si riesce ad offrire rapidità nella riparazione e un buon rapporto qualità prezzo… magari andando anche incontro ai clienti, dove possibile, con pagamenti dilazionati.