Durante il periodo della maternità è importante curare con più attenzione la qualità della propria dieta per soddisfare le specifiche esigenze nutrizionali. Alcuni studi però (Blumfield et al. Nutr Rev 2013; Zappacosta B et al. Nutr Metab Cardiovasc Dis 2013), dimostrano che, proprio in questo arco di tempo, l’apporto di determinati nutrienti risulta talvolta inadeguato ai fabbisogni della donna. Le maggiori carenze riguardano nutrienti come acido folico, ferro, vitamina D. Anche il DHA (acido grasso della serie omega 3) riveste un ruolo fondamentale e dovrebbe essere presente nell’alimentazione in quantità adeguate. In generale le possibili carenze nutrizionali sono spesso correlate a condizioni particolari, stili di vita e abitudini scorrette.

 Se la dieta presenta delle carenze, dietro consiglio del medico, è possibile completare la propria dieta con integratori alimentari, somministrati sulla base delle esigenze e delle condizioni individuali della donna.

“Le donne maggiormente a rischio di carenze nutrizionali durante la gravidanza sono ad esempio le donne più giovani, che fumano, le donne con BMI inferiore o superiore ai range di normalità o con gravidanze ravvicinate. Tuttavia, anche le diete sbilanciate per i ritmi lavorativi e la tendenza ad alimentarsi velocemente sono determinanti per una situazione di generale peggioramento dell’alimentazione nella popolazione in età fertile. – Afferma Irene Cetin, Ginecologa, Direttore dell’U.O. di Ostetricia e Ginecologia, Clinica Ostetrica e Ginecologica Ospedale Luigi Sacco, Dipartimento di Scienze Biomediche e Cliniche, Università degli Studi di Milano – Un nostro recente studio ha evidenziato che in media le donne gravide assumono pesce meno di 1 volta alla settimana (la raccomandazione è di 1-2 volte a settimana) e frutta e verdura in quantità medie inferiori alle 2 porzioni al giorno, mentre le raccomandazioni indicherebbero almeno 5-7 porzioni”.

 Nestlé, leader in nutrizione, salute e benessere, ha messo perciò a punto un  nuovo integratore alimentare multivitaminico e multiminerale Nestlé Materna DHA per gravidanza e allattamento che, in un’unica capsula gastroresistente, contiene nutrienti selezionati.

 In uno scenario che negli ultimi 7 anni ha visto aumentare in Italia il numero di donne che allattano al seno fino ai 9/10 mesi (fonte Istat Birth track; U&A 2007; update 2014) è ancora più importante accrescere nella madre la consapevolezza della necessità di una nutrizione completa e adeguata: la concentrazione di numerosi nutrienti nel latte materno dipende, infatti, dalla corretta alimentazione della mamma.

 Elvira Verduci, Pediatra, Ricercatore Universitario, Clinica Pediatrica Ospedale San Paolo, Dipartimento Scienze della Salute, Università degli Studi di Milano, sottolinea: “Durante la gravidanza e l’allattamento al seno il DHA (un acido grasso della serie omega 3, presente principalmente nel pesce azzurro) risulta di fondamentale importanza per lo sviluppo cerebrale e dell’apparato visivo nel feto e nei lattanti*. La dieta della donna in questa fase dovrebbe quindi prevedere l’assunzione regolare di cibi ricchi di DHA ed eventualmente prendere in considerazione l’utilizzo di integratori alimentari per sopperire a possibili carenze”.

 *In gravidanza l’effetto benefico è ottenuto con l’assunzione giornaliera di 200mg di DHA, in aggiunta alla dose consigliata di acidi grassi Omega-3 nell’adulto, pari a 250mg di DHA e EPA.

Una corretta nutrizione durante e dopo la gravidanza può aiutare la donna anche da un punto di vista emotivo/psicologico.

 Maria Francesca Basoni, Psicologa e Psicoterapeuta Clinica dello studio Psichemilano, Associata a Laboratorio Adolescenza e redattrice Psicologa Esperta di www.bravibimbi.it, afferma: Mente, corpo ed emozioni non funzionano a compartimenti stagni, ormai lo sappiamo. Diversi studi e tutta lesperienza clinica hanno dimostrato che vi è uno stretto legame tra lequilibrio (o disequilibrio) fisico/fisiologico e il benessere (o malessere) psicologico. In particolar modo questa connessione vale per le donne in gravidanza e per le puerpere, che devono affrontare un cambiamento drastico, sia da un punto di vista ormonale e corporeo, sia di stile di vita. Spesso succede che le neo-mamme vadano in crisi, si trovino catapultate in una situazione di forte stress e disorientamento, che talvolta può sfociare in un piccolo baby-blues (in una percentuale che supera il 70%), con riferimento allo stato di malinconia che caratterizza il fenomeno. Ecco perché si ritiene importate che la madre possa essere aiutata a ritrovare un nuovo assetto psico-fisico, che passa innanzitutto dalla cura del proprio organismo per arrivare ad una buona regolazione emotiva.

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