La dipendenza da i-Phone colpisce il 70% degli italiani, di cui uno su due (52%) è rappresentato da imprenditori stakanovisti, mentre l’altra grande fetta è costituita dai giovani tra i 17 e i 25 anni.
È per questo che il gruppo Boscolo Hotels, tra le più importanti catene dell’hotellerie di lusso, ha destinato una stanza del suo Hotel Boscolo Milano al servizio di “Detox da Iphone”. A partire dal 10 Luglio, per tutto il periodo estivo, la proprietà mette, infatti, a disposizione dei clienti uno psicologo multilingue ( la Professoressa Serenella Salomoni , Psicologa, Psicoterapeuta, Presidente dell’Associazione “Donna e qualità della vita”) che cura gli ospiti dalla dipendenza da i-Phone, smartphone e tablet, ovviamente per chi ritiene di doverne fare uso. Il senso di questa iniziativa si comprende facilmente se si considera che questa dipendenza colpisce i clienti super lusso che trascorrono in media 16 / 18 ore al giorno con i-Phone e subiscono più o meno inconsapevolmente una nuova forma di stress: il “tecno stress”.
E-mail, videochiamate, post, tweet, nell’era digitale sarebbe impossibile comunicare senza i-Phone e che quella dai telefonini sia una dipendenza psicologica lo affermano, ormai da tempo, studi americani delle più importanti università: secondo una ricerca della Stanford, il 70% delle persone intervistate dichiara che perdere il proprio i-Phone sarebbe una vera tragedia, il 75% degli interpellati dorme con l’i-Phone vicino al letto, l’85% lo controlla costantemente e il 3% ammette di non permettere a nessuno di toccare il proprio i-Phone. La maggior parte degli intervistati (ad eccezione degli over 50) controlla gli sms, la posta elettronica e il social network “continuamente” o “ogni quarto d’ora”; gli stessi sono portati a controllare chiamate e messaggi prima di andare a letto, nel cuore della notte e appena si svegliano, quando ancora sono sotto le coperte. ).
Le principali categorie di lavoratori a rischio di questa “patologia” sono networker, lavoratori Ict, social bloggers, ma anche giornalisti, pubblicitari e analisti finanziari.
La digital detox è una pratica ormai consolidata in America, dove vengono organizzati campi estivi, immersi nella natura, dove è messa al bando la tecnologia: qui si organizzano giochi di ruolo, si pratica yoga e meditazione.
All’Hotel Boscolo di Milano si torna così ad assaporare un’esperienza fuori dal tempo, lontana dalle tecnologie moderne.
Ma come funziona? Quando si arriva in albergo, si abbandona lo smartphone in una cassetta di sicurezza, dalla quale viene prelevato e acceso solo due volte al giorno, ad orari fissi.
Per chi lo desidera, la Psicologa Salomoni è a disposizione per diagnosticare questo disturbo e insegnare poche semplici regole che aiutano a disintossicarsi da questa dipendenza, durante il soggiorno in hotel. I colloqui con lo psicologo sono due: uno al mattino dopo il caffè e il giornale (momento di picco della crisi da tecnologia) e un secondo alla sera e avvengono in una camera di disintossicazione da iper tecnologia, dove le pareti sono schermate e non è possibile accedere a internet.
Una volta a casa bastano alcuni piccoli gesti per non ricadere nella dipendenza: disabilitare le notifiche, spedire cartoline anziché postare e instagramare foto, fare una bella passeggiata lasciando a casa il cellulare, abbandonare il proprio smartphone dopo cena, spegnerlo durante la notte etc…
La sindrome da i-Phone ha anche effetti collaterali da non sottovalutare: irritazione agli occhi (35%), mal di testa (22%), problemi all’udito (18%) sono i sintomi più citati ma non mancano irritabilità (9%) e tremolio alle mani (5%). Ma il primo danno che la dipendenza da i-Phone provoca è l’insonnia (56%).

Quando utilizziamo il nostro smartphone il cervello riceve un impulso positivo, di piacevolezza. Proprio in questo momento il nostro cervello produce le endorfine che ci permettono di rilassarci e di stare bene, facendoci trascorrere sempre più tempo davanti ai dispositivi, senza farci pensare agli effetti negativi che ha sul nostro corpo questa continua assuefazione. Questa dipendenza è quindi un’arma a doppio taglio, se da una parte riesce a “rilassarci” e farci stare tranquilli, dall’altra va ad alterare la produzione di melatonina, che ci aiuta a dormire e a far riposare il nostro fisico e la nostra mente” – commenta la Dottoressa Salomoni

 “Da sempre attenti alle esigenze dei nostri clienti facolotosi, abbiamo deciso di offrire alla nostra clientela molto raffinata e di business man, questo ulteriore servizio, ovviamente gratuito e facoltativo”. – spiega Angelo Boscolo, Presidente di Boscolo Hotels.