Dalla Cloaca Maxima romana all’Hygiene Champion, Villeroy & Boch ripercorre la storia millenaria di un elemento chiave della civilizzazione, spesso trascurato

Il 19 novembre è stata la Giornata Mondiale del wc: ma perché vale la pena di festeggiare questo elemento che diamo per scontato nelle nostre vite? Le persone preferiscono non parlare del wc, ma la toilette come la conosciamo oggi ha alle spalle ben 5000 anni di storia di cui vale la pena di parlare ed ha permesso di risolvere moltissimi problemi d’igiene. Eppure ancora oggi 1 persona su 3 non ha accesso a un wc. Molto è cambiato nell’igiene soprattutto negli ultimi decenni, in fatto di comfort e sostenibilità, due elementi che si riflettono nelle innovazioni di Villeroy & Boch, azienda che promuove la diffusione di questo dispositivo fondamentale per tutti.

Una storia millenaria
La storia della toilette inizia intorno al 2.500 a.C., con i greci, che conoscevano già toilette e sistemi fognari, a cui si ispirarono molti anni più tardi i romani, sviluppandone il concetto. La celebre Cloaca Maxima è stata il sistema di depurazione della Roma antica, collegata a molte case private e a tutti gli edifici pubblici. I romani costruirono anche latrine, ma il loro uso era limitato ai ricchi i quali vi discutevano e vi portavano avanti trattative commerciali. Quando l’Impero Romano cadde, i suoi successi sanitari perirono con esso. La cultura igienica nel Medioevo ebbe il suo picco più basso, poiché le persone si limitavano all’aria aperta o semplicemente gettavano le loro feci nella grondaia fuori dalla finestra.

Il Rinascimento del wc
Gli Inglesi iniziarono ad affrontare questo problema nel 15° secolo, con grande successo. In primo luogo, un bagno pubblico fu costruito a Londra, utilizzabile da circa 130 persone contemporaneamente. Alla fine del 16° secolo, il poeta inglese Sir John Harington inventò il primo wc “moderno”, commissionato da sua zia, la regina Elisabetta I. Tuttavia, i suoi connazionali trattarono l’invenzione come un brutto scherzo e venne dimenticato. Circa 200 anni dopo, nel 1775, Alexander Cummings ha sviluppato e brevettato il gabinetto con il tubo a forma di S che usiamo ancora oggi.
Quando gli scienziati nella seconda metà del 19 ° secolo capirono che c’era un collegamento tra igiene e salute, il produttore di ceramica Villeroy & Boch pensò dei prodotti ad hoc per favorire l’aspetto igienico. Ad esempio, le piastrelle, che possono essere pulite facilmente e accuratamente, vengono utilizzate nei bagni pubblici e negli ospedali dal 1870. Lo sviluppo di nuovi metodi di lavorazione e materiali alla fine ha permesso per la produzione industriale. Nel 1899, Villeroy & Boch ha iniziato la produzione di grandi quantità di articoli sanitari, rendendoli disponibili per fasce più ampie di popolazione – e quindi la toilette trovato la sua strada verso il bagno privato. Al giorno d’oggi, i servizi igienici sono disponibili in una vasta gamma di stili, design e funzioni aggiuntive: innovazioni sempre più straordinarie forniscono l’igiene, il comfort e la sostenibilità in bagno.

Un’igiene ottimale
Villeroy & Boch ha stabilito nuovi standard di igiene con i suoi servizi igienici rimless DirectFlush. Al posto di un’asse convenzionale, i bagni rimless DirectFlush hanno un flusso intelligente dell’acqua che scarica completamente la ciotola senza spruzzi d’acqua oltre il bordo, con un consumo di soli 3 o 4,5 litri per scarico. Gli innovativi servizi igienici DirectFlush praticamente si puliscono con ogni scarico, impedendo allo sporco di depositarsi.
Quando la toilette DirectFlush è dotata anche della finitura ceramicplus e dello smalto antibatterico anti-Bac, diventa un ‘campione di igiene’. Grazie a ceramicplus la superficie respinge acqua e sporcizia: in questo modo quasi nulla rimane sul water e l’acqua gocciola rapidamente dopo ogni lavaggio. Questo rende il gabinetto praticamente autopulente. Lo smalto antiBac, che viene utilizzato per le ceramiche e per il sedile del water, riduce la crescita batterica di oltre il 99,9%.