Interessante appuntamento il 21 marzo 2017 a Curtarolo (Pd), presso Agugiaro&Figna Molini, dove gli chef Guglielmo Vuolo, Jacopo Mercuro, Massimiliano Crocetti e Marco Perez  hanno spiegato e dimostrato che una pizza sana e soprattutto digeribile è possibile realizzarla: basta seguire alcuni accorgimenti   e … la pizza non ti resterà più sullo stomaco e non ti darà un fastidioso senso di gonfiore!

Basilare è l’uso di una farina di ottima qualità, come Le5Stagioni,  prodotta daAgugiaro&Figna Molini, segue, poi, la lenta lievitazione (bastano 12 ore, ma c’è chi prosegue fino a 48 ore e più …vedete voi) che permette una maturazione ottimale dell’impasto e, di conseguenza, un’ottima digeribilità della pizza che ne deriva.

A fare da padrona di casa insieme al Presidente Giorgio Agugiaro, in veste di moderatrice  Tessa Gelisio, che ogni giorno, attraverso il suo blog, consiglia e ricerca “il sano e il buono” di qualunque aspetto che possa comprendere la vita quotidiana.

Durante l’incontro Guglielmo Vuolo, Fratelli Vuolo – Casalnuovo Napoli, si è soffermato sulla leggerezza e la vivacità della sua pizza napoletana. Una ricetta che racchiude i propri segreti in una pasta tanto delicata da richiedere massimo rispetto e cura. In aiuto ad una tradizione così importante, la farina Le5Stagioni Pizza Napoletana, di tipo 00, certificata dall’Associazione Verace Pizza Napoletana dei Maestri Pizzaioli più rinomati al mondo. Marco Mercuro, Mani in Pasta – Ostiense Roma, ha presentato invece i segreti della sua pizza romana in teglia dal gusto ricco e dalla morbidezza croccante. Segreti che si nascondono in un impasto idratato e da una massa che viene lasciata riposare per più di un giorno. Anche in questo caso Le5Stagioni arrivano in aiuto con Semina, semi integrale di tipo due con germe di grano, Farina 00 Superiore e Naturkraft, lievito madre essiccato. Massimo Crocetti, Biverò Pizza Accademy, Firenze, si è soffermato invece sulla pizza classica, il cui impasto, se ben fatto, deve riconoscersi quale friabile e facilmente digeribile. In tal caso, in qualsiasi parte del mondo noi andremo ad assaggiare una pizza, saremo in grado di capire nella sua consistenza, il rispetto delle materie prime e i passaggi fondamentali per un risultato impeccabile. In ultimo, non per importanza, Marco Perez, Executive Chef Byblos Hotel Villa Amistà, Corrubbio di Negarine (VR), ha dimostrato che la pizza cambia volto all’improvviso se reinterpretata da uno chef con ingredienti insoliti per questo piatto simbolo della nostra gastronomia nazionale, come le fave. Una pizza creativa e ricca di gusto!

Il nostro molino di Villa Bozza è attivo a Curtarolo dal XV° secolo – dichiara il Presidente Giorgio Agugiaroed è ad oggi l’insediamento produttivo padovano della nostra azienda. Ci è riconosciuto il primato nell’avere dedicato alla pizza un’intera gamma di farine. Annoveriamo un processo molitorio d’avanguardia e un laboratorio sperimentale atto a garantire l’aderenza dei nostri prodotti ai parametri di qualità prefissati, a soddisfare le richieste di una alimentazione sana e appetibile e a incontrare le esigenze di aggiornamento degli utilizzatori di farina e siamo molto felici di poter mettere a disposizione dei consumatori il nostro know how”.

Dato che l’alimentazione è la base del benessere, è fondamentale avere una buona conoscenza di quello che mettiamo nel piatto – aggiunge Tessa GelisioDeleghiamo con troppa facilità ai pizzaioli la scelta di come fare la “tanto amata pizza” senza avere una buona conoscenza del mondo che si nasconde dietro a questo simbolo della cucina italiana. Dobbiamo imparare a riconoscere una buona, digeribile e sana pizza al primo morso! Conosco tante persone che mangiano meno pizze di quanto vorrebbero perché spesso non la digeriscono. È vero, il problema però non è della pizza ma del come la si prepara”.

La farina Le5Stagioni risponde alle esigenze di ristoratori e consumatori di avere una  farina di qualità, con la quale realizzare una pizza gustosa e sana.

#buonoasapersi

Claudia Di Meglio