La regione Marche ha deciso di investire sull’inserimento e il reinserimento lavorativo di donne che hanno avuto il tumore al seno. Fino al 31 marzo 2021 è possibile inviare la domanda per i progetti di politiche attive sul sito Siform2. 

L’intento è sostenere la ripresa lavorativa delle donne colpite dal carcinoma mammario. Il progetto riguarda sia donne disoccupate che lavoratrici, maggiorenni, residenti nelle Marche. Per le prime sono previste misure di sostegno per avviare una propria impresa, mentre per le seconde sono stati predisposti corsi di empowerment e rimotivazione al lavoro, o di conciliazione vita/lavoro. 

La neoplasia mammaria è molto diffusa: colpisce una donna ogni otto; per gli uomini invece è di uno ogni 565. Secondo i dati del 2018, in Italia sono 767.000 le malate di cancro al seno (Aiom – Airtum, I numeri del cancro in Italia 2018).

In questa patologia, oltre ai rischi per la propria vita e al dramma del tumore, ha una forte incidenza anche l’impatto psicologico per le conseguenze estetiche della paziente. Per questo a Padova è attivo il progetto “Coccole e bellezza” a cura della Fondazione Sanità Onlus, in cui si promuove il benessere anche attraverso l’estetica oncologica. 

Marina Pintor, esperta del sito Superbelle.it, ha dichiarato: “Nella guarigione l’aspetto estetico ha rilievo perché il tumore al seno incide sulla percezione individuale della propria bellezza. Diventa vitale incentivare la paziente alla cura del proprio corpo, attraverso attività motoria, l’utilizzo di prodotti di bellezza, il make up, momenti di relax. La donna ha bisogno di sentirsi bella come prima e anche un rossetto la può aiutare a farlo”.

Il progetto “Coccole e bellezza” si occupa delle pazienti, coccolandole e promuovendo la soddisfazione dei suoi bisogni estetici. Umberto Veronesi a tal proposito ha detto:

Sono convinto che se una paziente è seguita bene, curata bene, ma anche un po’ cullata da persone che le sono vicino e che la seguono anche nei dettagli dei suoi bisogni estetici, tutto questo la  aiuterà molto nel continuare a vivere in maniera controllata, seria, consapevole di una possibilità di guarigione, ma anche di una ripresa più che accettabile in termini di qualità della vita”. 

L’iniziativa della regione Marche invece si focalizza sul post malattia: come ritornare a lavorare. Per le disoccupate sono previste anche borse di lavoro di 9 mesi in aziende regionali. Le misure d’intervento sono finanziate dal POR FSE 2014/2020; il fondo complessivo ammonta a 750.000 euro, di cui ogni ATI/ATS (Associazione Temporanea di Impresa o di Scopo) può disporre di un finanziamento massimo di 150.000 euro

La caratteristica richiesta dal bando per ogni ATI/ATS è che ne facciano parte esclusivamente soggetti pubblici o privati con una qualificata e dimostrabile esperienza in attività e servizi, maggiormente nel campo medico, per ricerche e progetti che migliorino la qualità di vita delle donne. Particolare interesse sarà dato a Università, Enti di ricerca, ASUR, Associazioni e Fondazioni.