E’ ufficiale, è iniziata la campagna d’autunno.
Già, le elezioni si avvicinano, forse.
Forse, perchè nel nostro Paese non vi è nulla di certo. 
Di sicuro e di ineludibile esiste solamente il sempiterno fronte compatto per la conquista del potere da parte delle forze “governative”.
Al pari degli eventi astronomici, ecco che trascorso il quadrimestre dedicato alle vacanze con la sciorinata di immagini di spiagge piene, e i peana che inneggiavano al “boom del turismo” sul suolo italico (echissenefrega se è stata l’estate più siccitosa da oltre 150 anni, la seconda più calda dopo il 2003, se gli eventi atmosferici estremi hanno mietuto morti, danni, che dovrebbero allarmarci e assumere provvedimenti urgenti e non contingenti, con un clima devastato), la “gioiosa macchina da guerra” di occhettiana memoria sfodera la massima potenza di fuoco.
Via alla campagna mediatica atta a distruggere l’immagine di ogni elemento oppositore.
Movimento 5 stelle ? Una banda di lanzichenecchi dove la democrazia non esiste; dove sono in atto una serie di lotte intestine tra i vari big, che condurrà ad una probabile scissione; scissione che non la si nega a nessuno e data per certa da maggiori opinion leaders mass-mediatici (del resto la voglia di scissione è insita nella politica italiana, hanno tenuto a ribadire anche stamani durante Ominibus, programma di La 7).
Un movimento senza nemmeno i più elementari canoni democratici e con un realtà solo virtual-digitale. 
Pazienza se durante le varie trasmissioni i rappresentati pentastellati vengono deliberatamente e continuamente interrotti dai conduttori e dai rappresentati della maggioranza governativa, senza poter completare un discorso o una risposta.
Lega Nord ? Conti correnti bloccati per i fatti giudiziari della Bossi’ s Family e dei diamanti di Belsito, anche se l’imputazione riguarda 500 mila euro e il patrimonio del partito di Salvini ammonta a 48 milioni. In termini aritmetici, poco più dell’ 1% di malversazione ha prodotto il sequestro del 99% di patrimonio.
Un provvedimento che genera nel popolo italiano che l’intransigenza di questa azione giudiziaria venga applicata anche agli evasori seriali, magari di famose multinazionali che producono i loro lauti introiti all’interno dei nostri confini (si può parlare ancora di confini, oppure sarò soggetto a qualche condanna magari corporale ?), ma le tasse vengono pagate in altri Paesi dove le aliquote sono identiche alla percentuale dei soldi spesi da Bossi & C. rispetto il patrimonio leghista.  
Una campagna mediatica che trova nella televisione la massima potenza di fuoco.
Defenestrati i conduttori “scomodi”, e dissolte le trasmissioni non allineate, per il “bene” del pubblico televisivo che non deve essere disturbato dalla “tv gridata”.
Basta con la tv gridata, basta con la “twitter-tv”, è necessario una tv civile, civile nel linguaggio, così declama il nuovo direttore di La 7, Andrea Salerno.
Salerno, ex Rai Tre che porta sull’ emittente di Cairo, Zoro e il suo Gazebo dove la fanno da padrona Twitter e Facebook (viva la coerenza !), Nanni Moretti e Corrado Guzzanti che non sono nè di destra, nè di sinistra, secondo il neo-direttore, che considera Giletti un fuoriclasse e non è un filo governativo (?!?), precisando, infine, che G.Paragone non è stato epurato, ma una libera scelta, perchè chiudere un programma è libertà, non censura (ubi maior…).
Libera scelta anche , secondo quei canoni, anche aver tolto dalla conduzione di Report Milena Gabannelli e dirottata alla guida di RaiNews 24 in condirezione (non sia mai che abbia mano libera e continui a fare una tivù poco “civile”).
Da questo “mondo mediatico civile e non gridato”, giunge la divulgazione urbi et orbi dei fantasmagorici dati sulla ripresa italiana e le lodi mirabolanti provenienti dai boiardi europei (Juncker: ” Nel Mediterraneo l’ Italia ha salvato l’onore dell’ Europa”) che lanciano la volata verso il traguardo elettivo Renzi & C.
Renzi, che viene protetto come un capitano al Tour de France, dalle limate, dalle cadute, dal vento contrario, dai “trabocchetti” che si incontrano durante le tappe e condurlo alla vittoria finale e alla passerella sui Campi Elisi, facendo sfoggio della scintillante maglia gialla.
“Inaccettabile screditare le Istituzioni”, così P.Gentiloni, presidente del Consiglio alla Festa dell’Unità di Imola, in merito alla vicenda Consip.
“Approvare lo ius soli dopo la Finanziaria”, così l’ ex premier R. Prodi intervenuto a Radio Capital che ribadisce la necessità di tale provvedimento che è propedeutico alla ricostruzione delle forze riformiste, in stile Ulivo e Unione, per fermare, aggiungo io, l’avanzata dei reazionari, quelli della tv “gridata”, i non “evoluti”, gli anti globalizzazione “comunista, mondialista, pauperista.
E poi gli immancabili sondaggi che decretano la rimonta del PD perchè “il milione di posti di lavoro lo fa il #Jobact, adesso #avanti, scrive su Twitter, Renzi che aggiunge, su Facebook, “come sarebbe civile la politica se ci fosse il riconoscimento dei nostri avversari” (ma non è out, la twtitter tv ?).
E sì, è lampante che lor signori vogliono vincere facile e allora se la suonano e se la cantano, come nella favola di Esopo “la cicala e la formica”, però l’inverno è alle porte…
Massimo Puricelli
Castellanza(VA)