È stato appena pubblicato il rapporto europeo ”Malattie cardiovascolari e diabete: strumenti  per fornire cure migliori” edito da OECD (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico).1  A comunicarlo nel nostro Paese è ALT – Associazione per la Lotta alla Trombosi e alle malattie cardiovascolari – Onlus che dal 1995 rappresenta  EHN – The European Heart Network –  in Italia.

“The report confirms that cardiovascular diseases (CVD) remain the leading cause of death” “Le malattie cardio vascolari rimangono la prima causa di morte nel mondo e in Europa in particolare”.  A sostenerlo è il rapporto europeo, e a comunicarlo in Italia è ALT che da circa trent’anni è impegnata in prima fila in Italia e all’estero per la lotta alle malattie cardiovascolari da Trombosi e alla scelta di uno stile di vita sano fin da bambini.

Le malattie cardiovascolari, meglio conosciute con il nome di infarto, ictus cerebrale, trombosi venosa e trombosi arteriosa ed embolia, uccidono meno, e di questo tutti possiamo essere soddisfatti, la medicina e la tecnologia ci hanno fornito strumenti fondamentali per diagnosticare meglio e più rapidamente queste malattie e per curarle con maggiore efficacia. Tuttavia è atteso che il numero delle persone colpite aumenti nei prossimi anni in modo molto significativo, in particolare fra i giovani. Oggi più che mai è indispensabile e urgente che l’Unione Europea e gli Stati Membri insistano nello sforzo di  prevenire e gestire meglio le malattie cardiovascolari, un’ impresa possibile: l’80 % degli ictus e degli infarti potrebbe essere evitato intervenendo in tempo su abitudini di vita scorrette o pericolose come l’abitudine al fumo di sigaretta, un’ alimentazione eccessivamente ricca di calorie e di grassi saturi e di zuccheri, e una insufficiente attenzione all’attività fisica2.

“La prevenzione delle malattie da Trombosi funziona davvero: rapidamente, non in anni. – ribadisce Lidia Rota Vender, presidente di ALT. I dati lo dimostrano: l’eliminazione dei fattori di rischio riduce la probabilità di eventi, salvando dalla Trombosi almeno una persona su tre”. La prevenzione è possibile e urgente. Deve essere basata non solo sul cambiamento dello stile di vita ma è anche necessario implementare e rendere accessibili a tutti le cure e le tecniche di diagnosi. “È arrivato il tempo di agire!”– ricorda Lidia Rota Vender.

E come raccomanda l’OCSE -Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico – bisogna:

Incentivare scelte di stili di vita intelligenti rendendoli appetibili e facilitandoli, anche con interventi sul marketing;
Indirizzare le preferenze del consumatore verso scelte di cibi sani;
Aumentare il prezzo di cibi particolarmente pericolosi per la salute per il loro contenuto di sale, grassi saturi, zuccheri e calorie;
Imporre una regolamentazione su scelte alimentari non sane.

Approfondimenti e dettagli sugli obiettivi a breve e lungo termine utili per ridurre l’impatto delle malattie cardiovascolari evitabili sono disponibili sul sito :www.trombosi.org     http://www.ehnheart.org/