Mentre molti teatri chiudono, a Milano riapre  l’ottocentesco Teatro Gerolamo, un tempo teatro delle marionette molto noto e frequentato e unico in Europa dedicato in modo esclusivo a questo genere di spettacolo. Rimasto  chiuso per 33 anni, riapre i battenti in tutto il suo splendore, grazie ad un attento e rigoroso restauro che lo ha anche dotato di tutti i più moderni  impianti tecnologici, necessari per renderlo a norma e fruibile in tutta sicurezza.
Per poter arrivare al momento della riapertura sono stati necessari più di sei  anni di lavori, con lo scopo di effettuare il consolidamento strutturale, il restauro conservativo, la ricostruzione delle mancanze, come l’allestimento della nuova macchina scenica, andata nel tempo completamente distrutta.
Ubicato in pieno centro, in piazza Beccaria, rimane un po’ nascosto, come gli splendidi  cortili della città, e non è facile individuarne il portoncino d’accesso: una volta entrati, però, si rimane sorpresi dalla bellezza degli interni, decorati con stucchi dai suggestivi colori pastello, praticamente un luogo dove è facile sognare ed immaginare di essere immersi in altre epoche, tra abiti con crinolina e cappelli ornati da piume!
Sarà principalmente il teatro dei concerti di musica classica, dei monologhi di prosa, dei recital di canzoni d’autore, con regolari incursioni nella danza contemporanea, nel nuovo circo, nella musica jazz. Senza tralasciare i segnali della memoria: dal teatro per marionette ai teatri dialettali. Alcuni spettacoli saranno accompagnati da mostre in tema e giornate di studio realizzate in collaborazione con il dipartimento di storia dello spettacolo dell’Università degli Studi di Milano.
Ampliando le sue prospettive, il Teatro Gerolamo si fa inoltre promotore dell’associazione culturale “Piccoli Teatri Europei dell’Ottocento”, che raggruppa strutture con analoghe caratteristiche architettoniche di teatri all’italiana e una capienza non superiore ai duecento posti, al fine di difendere e valorizzare questo ingente patrimonio culturale e promuovere lo scambio di produzioni, spettacoli e iniziative.
Qualche cenno storico sul teatro
Costruito in pochi mesi nel 1868 a pochi passi dal luogo dove ebbe sede dal 1806 al 1865 un precedente Teatro Gerolamo, la sala di piazza Beccaria è una Scala in miniatura, dotata di due ordini di palchi, del loggione e di una platea per una capienza totale, all’epoca, di 600 posti.
Attorno alla progettazione del teatro si è consolidata nel tempo e per una serie di equivoci, una leggenda secondo la quale il Gerolamo fu disegnato da Giuseppe Mengoni, il celebre architetto ideatore della Galleria Vittorio Emanuele, al quale in realtà era stata affidata la direzione dei lavori di sistemazione di tutta l’area centrale di Milano, compresa piazza Beccaria. Il disegno del Gerolamo va invece attribuito all’ingegner Paolo Ambrosini Spinella, come testimoniano diversi documenti e la stampa dell’epoca. I lavori furono affidati alla stessa impresa che stava erigendo la Galleria e fu presumibilmente questa ditta, i capomastri Rivolta e Pellini, a utilizzare per il Gerolamo materiali di scarto e di recupero della Galleria Vittorio Emanuele.teatro-gerolamo-8
La gestione del teatro, affidata all’inizio al grande marionettista Giuseppe Fiando, dava spazio anche al teatro dialettale grazie al contributo dell’Accademia del Teatro Nuovo dove operavano diversi personaggi della Scapigliatura, accanto ad altre compagnie come quella di Palmira Telamoni, diretta da Augusto Vergani, la Compagnia Dialettale Milanese Francesco Parenti e un’altra formazione intitolata a Carlo Porta e diretta da Cesare Poiani.
Dopo la morte di Giuseppe Fiando, la moglie restituì il Gerolamo alle marionette. Sulla piccola ribalta del teatro furono chiamate a esibirsi le creature di legno di varie compagnie: gli Zane, i Croce, i Campogalliano e la prestigiosissima Carlo Colla & Figli, alla quale, infine, nel 1911, fu affidata la gestione del teatro. I Colla vi restarono stabili, creando spettacoli memorabili, fino al 1957, anno in cui il teatro fu chiuso una prima volta sotto la minaccia di demolizione per le sue gravi condizioni di degrado. Recuperato all’uso da Paolo Grassi nel 1958 con una recita straordinaria di Eduardo De Filippo, ha ospitato per alcuni anni recital, esibizioni di cabaret, monologhi, piccoli spettacoli, interpretati da importanti protagonisti della scena nazionale e internazionale da Franca Valeri a Lilla Brignone, da Tino Buazzelli a Jean-Louis Barrault, da Laura Betti a Paolo Poli senza dimenticare, fra gli altri, Milly, Enzo Jannacci, Dario Fo e Franca Rame, Ornella Vanoni, Juliette Gréco, Domenico Modugno, Paola Borboni.
Dal 1960 diventa sede della Compagnia Stabile del Teatro Milanese diretta da Carletto Colombo e con Piero Mazzarella primo attore e beniamino del pubblico.
Nel ‘74 il teatro, passato sotto il controllo del Comune di Milano, diventa Ente Autonomo e infine nel ‘78 è affidato alla gestione di Umberto Simonetta fino al 1983, anno della seconda nuova chiusura per ragioni di uscite di sicurezza non a norma.
Durante la sua gestione, Simonetta mette in scena molti dei suoi testi, abbandonando definitivamente il dialetto e teorizzando la nascita di un neo-milanese più in linea con i tempi. Ne sono interpreti, fra gli altri, Livia Cerini, Maurizio Micheli, Giorgio Gaber. Ma sulla piccola ribalta del Gerolamo salgono anche Copi, Paolo Poli, Rosalina Neri.teatro-gerolamo-1
Il recupero del teatro e la sua odierna messa a disposizione della città è dovuto alla privata iniziativa della Società Sanitaria Ceschina, proprietaria da circa un secolo dello stabile che ospita il Gerolamo che ha provveduto ai lavori di restauro proseguiti per sei anni e che ha restituito la struttura al suo antico splendore anche in base alle indicazioni della Sovrintendenza alle Belle Arti.
Il Gerolamo, così come potrà essere fruito d’ora in poi consta di 209 posti complessivi, e di numerosi spazi aggiunti con i lavori di restauro: una sala con il bar, uno spazio per conferenze, mostre e proiezioni al piano terra, un’altra piccola sala con un pianoforte.
Al teatro sono, infatti, annesse tre sale polivalenti per incontri, riunioni, conferenze: due all’ultimo piano sopra il loggione del teatro, inclusa la Biblioteca della Casa Editrice Ceschina e caffetteria, e una al piano – 1, sotto la platea, particolarmente adatta all’utilizzo come galleria per esposizioni d’arte.
Le aziende che sceglieranno di collaborare con il Teatro Gerolamo creeranno un legame con un importante pezzo della storia di Milano, un prestigioso monumento nazionale.
Per l’organizzazione di eventi e per la visibilità che offre, il Teatro Gerolamo rappresenta un’esclusiva e prestigiosa possibilità nel cuore della città di Milano dove realizzare presentazioni, mostre, conferenze stampa, sfilate, set fotografici, cene di gala, spettacoli e concerti privati.
Il Teatro è dotato delle più avanzate e sofisticate attrezzature multimediali che permettono di soddisfare le esigenze tecniche più complesse. A seguito del restauro, il nuovo palcoscenico è stato realizzato secondo un criterio modulabile su tre livelli per poter disporre, all’occorrenza, anche di una fossa per l’orchestra o di un palco più ampio per spettacoli di danza. Le poltrone della platea possono essere rimosse in modo da creare uno spazio ideale per particolari allestimenti. Il Teatro offre infine la possibilità di richiedere al suo interno un servizio di catering e spettacoli.