Fino al 26 febbraio,  all’Urban Center Milano in Galleria Vittorio Emanuele, con la mostra “Luci e ombre” sono esposte le dodici fotografie del Calendario Epson 2015, scattate da Renato Marcialis, maestro indiscusso della fotografia eno-gastronomica che, ispirato dal Caravaggio, ha saputo creare immagini di suggestiva bellezza, del tutto simili alle nature morte del maestro cinquecentesco.
I soggetti inquadrati da Marcialis sono frutti e ortaggi, ma anche alimenti come pane e formaggio, che ben si raccordano con il tema conduttore dell’Expo 2015 “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” che prenderà il via tra pochi mesi.
Nello spazio espositivo dell’Urban Center è presente anche un pannello dedicato al progetto “Calendario Epson” che, iniziato nel 2001 è giunto quest’anno alla quindicesima edizione, rende omaggi ai grandi maestri della fotografia italiana.
La scelta del titolo della mostra – Luci e ombre: pennellate di luce per il calendario Epson 2015 – nasce dalla descrizione della tecnica di scatto utilizzata del fotografo: le immagini, contrassegnate da drammatici chiaroscuri, sono realizzate da Marcialis con vere e proprie pennellate di luce; lo straordinario effetto finale è lo stesso ottenuto da Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, che nel Cinquecento creava i suoi dipinti illuminando i soggetti con una fonte di luce potente ma concentrata, capace di sottolineare i volumi di quanto rappresentato fino a farli uscire improvvisamente dal buio della scena. Così ciascuna fotografia del Calendario Epson 2015 ricorda da vicino una natura morta di Caravaggio, dove l’uso coreografico dei forti contrasti fra ombra e luce coniuga potenza espressiva e sensazione di apparente semplicità, e la carta utilizzata restituisce alle stampe la preziosità di un quadro.
Nato a Venezia nel 1956, Renato Marcialis, dopo aver lavorato con il fratello maggiore Riccardo, apre un proprio studio e dal 1992, decide di specializzarsi in  fotografia eno-gastronomica diventandone uno dei più autorevoli rappresentanti. Collabora alla realizzazione di circa 100 libri, innumerevoli ricettari e cataloghi e firma servizi fotografici per quasi tutte le redazioni di gastronomia. Fra i riconoscimenti, viene premiato a Venezia con i colleghi Oliviero Toscani e Vittorio Storaro e nello stesso anno vince anche la Golden Mamiya a Numana. Dalle sue sperimentazioni sulla luce nasce il progetto “Caravaggio in cucina” dove le fotografie dominate dalla luce, dalle ombre e dai chiaroscuri, grazie alla tela canvas Epson e alla vernice di protezione applicata a mano dopo la stampa, portano spesso chi le guarda a scambiarle per antichi dipinti a olio.

Info: www.global.epson.com – www.epson.it

Giovanni Scotti