Sono caduti nel trappolone mediatico. Si sono fatti un autogol incredibile.
I ragazzi del Veneto Fronte Skinheads sono caduti con tutte le scarpe nella buca che hanno scavato loro stessi.
Già perchè l’episodio accaduto lo scorso martedì a Como, quando sono intervenuti durante la riunione della rete “Como senza frontiere” per leggere un volantino denunciante l’invasione migratoria nel nostro Paese e le ragioni economiche finanziarie da cui traggono origine, ha creato un clamore mediatico senza precedenti. 
Si grida all’attentato alla democrazia del nostro Paese !  
Che errore hanno commesso quei ragazzi.
Sì, perchè, se avessero richiesto il permesso di entrare alla riunione degli “ipocriti di mestiere” (prendo in prestito l’appellativo scritto sul volantino letto dal gruppo), avessero utilizzato un comportamento meno “marziale”, avrebbero evitato la denuncia per violenza privata, ma soprattutto, avrebbero sortito un effetto positivo nell’opinione pubblica che sarebbe stata destata dalla narcolessia che il regime mediatico ha prodotto sulle tematiche importanti che quel volantino, giustamente, denunciava.
Sì, perchè è condivisibile parola per parola tutto quanto vergato sul quel pezzo di carta oltre che sottoscrivibile in toto.
Quell’errore di comportamento ha dato fiato ai soliti radical chic, globalisti, mondialisti che stanno devastando le Patrie e i popoli, portando alla disperazione e alla morte milioni di persone, oltre a distruggere la cultura, le tradizioni, i valori secolari, creando una società schiavista senza speranza.
Sì, gli “ipocriti di mestiere” sono passati dalla “parte della ragione”, spalleggiati dal regime della stampa che non si è mai strappata le vesti allorchè i “compagni” dei centri sociali distruggono città, impediscono la libera espressione democratica di quelle formazioni politiche che non la pensano come loro, e non hanno mai istruito un processo dai tribunali dei giornali e delle televisioni, come è accaduto in queste ore.
Esempio eclatante, “l’udienza” che si è svolta stamani durante il programma Agorà su Rai Tre.
Tale Andrea Costa, rappresentante dell’associazione Baobab, ha dichiarato, senza alcuna remora, che l’episodio avvenuto a Como è decisamente più grave rispetto alla testata che ha ricevuto il giornalista di Rai Due, Daniele Piervincenzi da parte di Roberto Spada, fratello del boss di Ostia, Carmine.
Già, perchè per il solidale rappresentante pro-immigrazione, il delitto compiuto da un componente di una cosca mafiosa, è un atto “insignificante”, nonostante il magistrato inquirente abbia sottoposto il criminale alla carcerazione preventiva rientrando nell’accusa di lesioni aggravate, violenza privata aggravata in un contesto mafioso.
Un processo che i “padroni” (uso un termine che fino a qualche anno fa erano soliti utilizzare i compagni- ma esistono ancora ???) senza muovere un dito hanno ottenuto una risonanza positiva gratuita che neppure potevano immaginare e sperare; così come “buonisti” prezzolati che della falsa solidarietà hanno creato un business miliardario più cospicuo del traffico di droga (CIT.Buzzi condannato in I grado per il processo di Mafia capitale).
Memento…
Massimo Puricelli
Castellanza(VA)