[dropcap]A[/dropcap]Pavia un altro incontro con la grande pittura dell’Ottocento italiano, dopo i Macchiaioli, gli Scapigliati. Non è un caso che il principale rappresentante di questo movimento, Tranquillo Cremona, a Pavia sia nato e si sia formato alla Civica Scuola di Pittura. Molte delle sue opere, appartenenti alle collezioni museali della città, costituiscono il fulcro dell’evento che è un grande ritorno se si pensa che nel 1938 proprio nel Castello Visconteo era stata allestita la mostra “Tranquillo Cremona e gli artisti lombardi del suo tempo” inaugurata da re Vittorio Emanuela III in persona.Tranquillo Cremona_High Life (particolare)

[dropcap]P[/dropcap]er il progetto ideato da ViDi e curato da Susanna Zatti, direttore dei Musei Civici di Pavia e da Simona Bartolena, sono state selezionate circa sessanta opere degli artisti più rappresentativi del movimento, provenienti da musei, fondazioni e collezioni private. Ne nasce il panorama di un mondo intellettuale anticonformista che coinvolge tutte le “arti sorelle”, in una fertile contaminazione, foriera di scambi e di suggestioni, alla ricerca del “vero psicologico” e della “pittura di sentimento”. Una pittura dove protagonista è la sfera privata, ritratta con leggere pennellate vibranti e contorni sfocati e dove fra figure in primo piano e sfondo non c’è contrasto ma omogeneità di tocco. Ribelli e anarcoidi, insofferenti di parametri artistici, culturali o religiosi, in clima postunitario, i giovani artisti che spesso traducono il proprio rifiuto del sistema, in una fuga dalla realtà che li conduce a volte fino all’autodistruzione, finiscono per attrarre proprio i personaggi delle classi alto borghesi, oggetto delle loro critiche, che diventano loro collezionisti e spesso mecenati.Tranquillo Cemona_Ritratto di Benedetto Junck (particolare)

[dropcap]L[/dropcap]uoghi d’incontro all’insegna dell’amicizia, che è tramite delle numerose collaborazioni e scambi di poetica, erano quindi osterie e bettole ma anche salotti e teatri. Le attitudini delle loro eroine, romantiche e tormentate, ricordano quelle delle figure femminili della pittura inglese del movimento Preraffaellita, simile anche per scelte cromatiche. Sull’intenzione descrittiva prevalgono la vena narrativa e l’indagine psicologica, attenta agli stati d’animo e alle emozioni. Ai soggetti storici e al paesaggio, gli Scapigliati, raccontando gli ambienti che frequentavano, preferiscono scene di vita quotidiana e i ritratti.

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Fino al 5 giugno.

Catalogo di SKIRA

www.scuderiepavia.com

www.vidicultural .com

www.me-in-italy.com

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Testo e foto di Maria Luisa Bonivento