La vista è un bene prezioso, da tutelare e salvaguardare utilizzando tecniche all’avanguardia che debbono essere accessibili a tutti. E’ quanto afferma il Presidente della Società Oftalmologica Italiana, Matteo Piovella

L’accesso alle cure migliori è limitato non solo dalla difficile situazione economica del nostro paese, ma anche da scelte di politica sanitaria penalizzanti per l’Oculistica. E’ quanto afferma in occasione della Giornata Mondiale della Vista, Matteo Piovella, Presidente della Società Oftalmologica Italiana, una delle associazioni scientifiche più rappresentative d’Europa e punto di riferimento per i 7 mila oculisti italiani.La chirurgia della cataratta, rappresenta oggi l’84 per cento del totale delle attività di un centro oculistico, pubblico o privato ed è l’intervento più eseguito al mondo. Ogni anno si conta che in Italia vengano effettuate tra i 500 e i 550 mila interventi ma a causa della difficile situazione in cui versa il nostro Sistema Sanitario le tecnologie più avanzate non sono disponibili e i progressi tecnologici che garantiscono sicurezze sempre maggiori negli ambiti delle applicazioni come nella chirurgia della cataratta non vengono applicati. Questa, secondo Piovella, la fotografia del nostro Paese. Molte delle novità tecnologiche, prime fra tutte i laser a femtosecondi per la chirurgia della cataratta e le lenti di nuova generazione, possono trovare applicazione in un numero di casi limitato, per i ben noti problemi finanziari che affliggono il settore pubblico dice Piovella. Ma bisogna considerare che i cristallini artificiali di nuova generazione sono in grado di correggere tutti i difetti di vista e ciò permette di ottenere un approccio terapeutico estremamente personalizzato. La Società Oftalmologica Italiana si sta battendo affinchè questa situazione possa risolversi ma il governo non ha alcun interesse a sostenere l’oculistica nel nostro Paese. Oggi l’Italia si trova all’ultimo posto in Europa rispetto all’adozione delle nuove tecnologie e delle nuove terapie. Oggi, infatti, negli ospedali pubblici dare un trattamento d’avanguardia è sempre più difficile e nella maggior parte dei casi impossibile. E vorrei ricordare che l’oculistica italiana è un’eccellenza nel mondo al pari degli Stati Uniti e del Giappone. Da diverso tempo affermiamo che la compartecipazione alla spesa per l’intervento di cataratta possa essere una delle soluzioni per rendere il paziente e l’oculista libero di decidere sul proprio operato. Se si aprisse un tavolo comune tra SOI e le Istituzioni molti pazienti potrebbero accedere alle tecnologie più avanzate e gli oculisti potrebbero padroneggiare con sicurezza tutte le continue innovazioni. Il presidente Piovella ricorda infatti che i 7 mila oculisti italiani ogni giorno operano per salvare la vista agli italiani e sono a milioni le persone che ogni anno posso dire di “essere tornati” a vedere grazie alla professionalità degli oftalmologi. Una risorsa che si rivela preziosa per la salute visiva se si considera che dai nostri occhi dipende il 90 % della nostra vita. Grazie all’adozione di tecnologie avanzate gli oculisti sarebbero messi nella condizione di poter lavorare nel miglior modo. Cosa che cercano comunque di fare ogni giorno- se pur nelle difficoltà che oggi incontrano- conclude Piovella- di non poter avere accesso a queste innovazioni.

Responsabilità professionale in medicina: Un grande successo della Società Oftalmologica Italiana. La lunga, determinata e incessante azione di SOI sul tema della responsabilità professionale in medicina, premia gli sforzi effettuati in questi anni. La Commissione Sanità del Senato licenzia un testo contenente le modifiche auspicate da SOI.
La Commissione Sanità del Senato, in linea con quanto evidenziato e richiesto da SOI nel corso della recente audizione tenutasi presso la stessa Commissione ha approvato oggi l’emendamento 15.5, che migliora la portata della norma sopprimendo la frase “implicanti la valutazione di problemi tecnici complessi” dal primo comma dell’art. 15 del DDL  sulla responsabilità sanitaria, inerente la limitazione da parte del giudice di inserire nel Collegio dei Periti, esperti della materia, limitatamente ai soli casi giudicati complessi. Con la nuova formulazione viene estesa a tutti i giudizi la necessità di istituire un Collegio dei Periti completo di persona esperta della materia e nel caso specifico di asserita responsabilità dell’oculista di un medico oculista. E’ stato un lavoro importante, eseguito con estrema professionalità e con molto impegno. Il percorso di questo ultimo emendamento approvato in Commissione ha visto SOI esprimersi al massimo delle sue potenzialità per poter attuare una giusta e indispensabile modifica della legge in avanzato iter legislativo. Il concetto è sempre stato semplice trasparente e chiaro: dare al giudice uno strumento valido per giudicare al meglio – illustra soddisfatto il presidente SOI, Matteo Piovella.Chi mai può contestare ed opporsi alla necessità di inserire nel Collegio dei Periti un componente esperto della materia (per l’oculistica ovviamente un medico oculista) per ottenere sentenze giuste ed equilibrate? Per l’oculistica, la legge attuale ha portato gravi problematiche dovute all’impreparazione dei periti convenuti in giudizio. In tempi non lontani, all’università, l’esame di oculistica era facoltativo, e ancora oggi la maggioranza dei medici in tutto il mondo, ignora i cambiamenti e la rivoluzione tecnica e tecnologica operata negli ultimi 40 anni. SOI ha lavorato incessantemente e fin dalle prime audizioni ottenute, quando Teresio Avitabile, Segretario SOI, ha sostenuto con ragionevolezza e determinazione la necessità di questa civile e appropriata indicazione, contrastando tutte le forti azioni di lobbying attuate da chi voleva concentrata ogni decisione nelle proprie mani, anche a discapito di una giustizia migliore – spiega Matteo Piovella. Aver ottenuto l’obbligo di allargamento del Collegio dei Periti a professionisti esperti della materia del contendere per tutti i giudizi sulla malpratica medica, senza un preliminare vaglio sulla complessità del caso (si pensi all’operazione di cataratta, come avrebbe potuto essere classificata da un giudice inesperto della questione), permetterà ai giudici di esercitare una giustizia migliore a salvaguardia dei pazienti e dei medici. lavori della Commissione Sanità del Senato sono terminati e il provvedimento passerà ora all’esame dell’Aula. Una volta licenziato il DDL dovrà quindi tornare all’esame della Camera per la definitiva approvazione che dovrebbe avvenire al più tardi nei primi mesi del nuovo anno. SOI continuerà a monitorare lo stato dei lavori al fine di pervenire all’approvazione di una nuova Legge sulla responsabilità sanitaria, che non sarà la migliore possibile, ma che rappresenterà comunque un passo in avanti rispetto alla situazione attuale, proprio grazie al contributo fornito da SOI.SOI, pur consapevole delle difficoltà già incontrate, rimane impegnata per dare il proprio contributo ad altre indispensabili modifiche. Parliamo dei 5 anni di retroattività per attivare denuncia, che per dare certezze giudiziali e assicurative devono essere vincolati alla data dell’evento stesso. Inoltre per SOI risulta non attuabile discriminare tra professione pubblica e privata, tra azione contrattuale ed extracontrattuale, pena situazioni di incompatibilità costituzionale.
Il nostro sistema ha necessità indispensabile e improrogabile di recuperare il rapporto fiduciario tra medici e pazienti. Il non raggiungimento di questo obiettivo in tempi brevi comporterà il collasso del Sistema Sanitario Nazionale già fortemente penalizzato dalla mancanza di indispensabili risorse economiche – conclude Matteo Piovella.