Milano celebra Gino Bramieri, a vent’anni dalla sua scomparsa, con il progetto “Un applauso lungo un mese” che comprende una mostra fotografica, uno spettacolo ad ingresso gratuito e uno straordinario annullo postale su cartolina filatelica.
Ideatrice dell’evento è stata la nuora Lucia, unica erede rimasta dopo la morte del marito Cesare (unico figlio di Gino), che nell’onorare la memoria del suocero ha potuto contare sull’aiuto dell’Associazione Music and Partners e sul patrocinio di Regione Lombardia e Comune di Milano.
La mostra fotografica verrà inaugurata giovedì 28 aprile alle ore 18:00 presso la Biblioteca Umanistica dell’Incoronata in corso Garibaldi 116 e rimarrà in permanenza fino al 29 maggio, con apertura tutti i giorni dalle ore 12:00 alle ore 20:00. I visitatori, oltre a locandine e foto di scena dell’artista, potranno ammirare immagini che raccontano la sua vita privata e la storia della sua città natale, Milano, dagli anni ’50 al 1996 (anno della scomparsa di Gino).

GINO BRAMIERI -1(Foto di Angelo Redaelli)Lo spettacolo si terrà lunedì 2 maggio al Teatro Manzoni e sarà ad ingresso libero fino ad esaurimento posti. Il regista Franco Fiume dirigerà una pièce che ripercorrerà le tappe principali della carriera di Gino Bramieri con l’aiuto di artisti che spesso l’hanno accompagnato. Marco Columbro sarà il presentatore della serata e si avvicenderanno a lui sul palco Gerry Scotti, Iva Zanicchi, i Legnanesi, Francesco Salvi, il quartetto vocale Voci di Corridoio e molti altri ospiti del mondo dello spettacolo e della cultura. Sarà una serata all’insegna della comicità con musica, balli e sketch.
Durante la rappresentazione al Teatro Manzoni Poste Italiane omaggerà l’attore con uno speciale annullo filatelico su una cartolina ad edizione limitata che riproduce un autoritratto autografato del comico milanese. Alla cartolina sarà abbinato un francobollo celebrativo della Giornata Mondiale del teatro su cui è raffigurato il manifesto dell’edizione 2011.

NONNO FELICE(La Famiglia Malinverni)

Gino Bramieri nasce a Milano Il 12 giugno 1928. Studia ragioneria senza riuscire a conseguire il diploma, ma trova lavoro come commesso presso la Banca Commerciale Italiana. Nel 1948 sposa Maria Barbieri, da cui avrà un solo figlio: Cesare. Quando decide di lasciare il suo impiego in banca per dedicarsi al teatro, pur di stare nell’ambiente, si accontenta di lavorare dietro le quinte come “trovarobe”.
Il suo debutto come artista di strada risale al 1943 a Rovellasca (Co), mentre il suo primo vero spettacolo con pubblico pagante è sul palco dell’Anteo.
Gino nel ruolo di spalla comica affianca molti grandi attori come: Macario, Tognazzi, Govi, Totò, Walter Chiari, Peppino de Filippo, Aldo Fabrizi e Wanda Osiris.
Nel 1956 incontra Garinei e Giovannini, con cui instaurerà una proficua collaborazione. Da questo momento Gino inizierà la sua memorabile carriera che gli porterà innumerevoli successi sia teatrali che televisivi.
Bramieri muore a Milano il 18 giugno 1996 all’età di 68 anni. Il suo nome è iscritto nel Famedio del Cimitero Monumentale tra i benemeriti cittadini milanesi. Nel 2006, a dieci anni dalla sua scomparsa, il Comune di Milano gli intitola una strada nel quartiere Garibaldi.

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Marco Columbro ricordando il comico racconta: “ Nel 1989 ho avuto l’occasione di fare un duetto con Gino, io all’epoca avevo solo 25 anni e, all’idea di confrontarmi con uno dei miei miti, ero molto nervoso. Ciò che mi colpì di Bramieri fu la sua semplicità e la sua profonda umanità” e aggiunge:” non vedo tra i giovani attori un erede di Gino Bramieri. La comicità è lo specchio della società in cui viviamo ed inevitabilmente cambia con essa. Negli anni ’90 i comici erano persone più garbate che trattavano argomenti adatti a tutta la famiglia. Oggi invece la comicità è solo satira politica e ha uno schema rigido che rende impossibile far ridere come lo si faceva allora. Penso sia questo il motivo per cui, sebbene ci siano molti nuovi talenti, nessuno potrà seguire le orme di Gino
Lucia Bramieri, parlando dell’insegnamento lasciato da Bramieri alla nuove generazioni di comici, dichiara: “Il talento non basta per avere successo. Mio suocero aveva tre doti fondamentali: disponibilità, semplicità ed umiltà, doti che molti giovani attori dovrebbero apprendere da lui”
Roberto Maroni, presidente della Regione Lombardia, e Filippo del Corno, assessore alla cultura del Comune di Milano, ricordano Gino come un grande milanese e un grande lombardo e annunciano che nel 2018, in occasione del 90° compleanno dell’artista, indiranno il premio “Gino Bramieri” per dare ai giovani talenti della comicità la possibilità di farsi conoscere.