Control’asma week è al via anche in Lombardia. Si tratta di un evento nazionale di consulenze specialistiche gratuite per persone affette da asma che si svolgerà dal 5 al 9 giugno presso i Centri specialistici che hanno aderito all’iniziativa.

Il dottor Adriano Vaghi, direttore della Struttura Complessa Uo Pneumologia Ospedale G. Salvini, Garbagnate Milanese, si è espresso in questo modo: “Le patologie respiratorie costituiscono uno dei più rilevanti problemi sanitari a livello nazionale e regionale  per il numero di persone che ne sono colpite, anche in età pediatrica, per l’elevata morbidità e mortalità, nei casi più gravi, ad esse associate”.
Promosso da FederAsmaeAllergie Onlus – Federazione italiana pazienti, con il patrocinio della Società italiana di Allergologia, Asma ed Immunologia clinica (SIAAIC) e della Società italiana di Pneumologia (Sip/Irs), e il supporto non condizionato di AstraZeneca, Control’asma week ha come obiettivo principale quello di offrire l’opportunità ai circa 3 milioni di persone che soffrono di asma nel nostro Paese di effettuare una valutazione specialistica di controllo della malattia e ricevere informazioni utili per una migliore gestione dell’asma. L’evento si propone, inoltre, di sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi connessi a un non adeguato controllo dell’asma, rischi che nei casi più gravi possono avere un impatto molto negativo sulla vita di chi soffre di questa comune malattia respiratoria.

Control’asma week: parlano gli esperti

Secondo il dottor Antonio Meriggi, responsabile della sezione di Allergologia e Immunologia clinica, Istituti clinici scientifici Maugeri, Pavia, “L’asma bronchiale è caratterizzata clinicamente da crisi di tosse, affanno e respiro sibilante che richiedono un trattamento, non solo al bisogno, ma in forma continuativa rivolto verso l’infiammazione cronica delle vie aeree che contraddistingue tale patologia”.
La dottoressa Maria Teresa Costantino, direttore del Centro Dh Allergologia e Immunologia clinica ASST, Mantova, ha dichiarato: “Se l’asma è ben controllata, si può condurre una vita normale, senza sintomi e riducendo al minimo il rischio di pericolose riacutizzazioni”.
Secondo quanto emerge dall’indagine “I sofferenti di asma”, realizzata da GFK Eurisko, in collaborazione con Humanitas University e AstraZeneca, solo il 32% dei pazienti rispetta la terapia farmacologica, mentre ben il 56% usa i farmaci solo quando ha un attacco o al bisogno e il 12% non segue alcuna terapia. Dato ancora più preoccupante, l’aderenza alla terapia da parte dei pazienti non aumenta con la gravità dell’asma.
Ecco le parole del dottor Carlo Filippo Tesi, presidente di FederAsmaeAllergie Onlus-Federazione Italiana Pazienti: “In quanto malattia cronica, l’asma necessita di una terapia adeguata e continua, ma non deve essere mai sottovalutata perché può avere conseguenze molto pericolose. Bisogna, inoltre, fare attenzione ai rimedi fai da te e attenersi diligentemente a quanto prescritto dal proprio medico”.  Secondo l’indagine, tra coloro che mostrano una non aderenza alla terapia, “Mi sento meglio e penso di non averne bisogno” è il motivo nel 33% dei casi e ancora “Credo che i farmaci servano solo nel momento in cui ho difficoltà a respirare” secondo il 21% degli intervistati.