Kimbo: il 2016 è stato un anno fondamentale per l’espansione e la crescita.

Parliamo proprio della notissima azienda leader nella produzione di caffè, che ha fatto registrare un fatturato pari a 175 milioni di euro lo scorso anno. La crescita è pari al 3.3% rispetto al 2015.
Così si è espressa Alessandra Rubino, amministratore delegato di Kimbo spa: “Nel 2016, nonostante un contesto economico mondiale instabile, Kimbo ha raggiunto dei buoni risultati ed è riuscita a migliorare la propria posizione, accrescendo la dimensione del giro di affari. L’azienda ha rafforzato la sua presenza internazionale, ampliando al tempo stesso l’offerta di prodotti e servizi su tutti i canali. Ritengo che questi risultati siano la prova tangibile della fiducia dei nostri consumatori e clienti e del nostro impegno per offrire in Italia e nel mondo un prodotto di qualità, autenticamente made in Italy, realizzato con le più avanzate tecnologie, nel rispetto delle persone e dell’ambiente”.
La situazione finanziaria di Kimbo spa è solida: nel 2016 è stato realizzato, come detto, un fatturato di 175 milioni di euro, dei quali l’81% in Italia e il 19% all’estero: si tratta del fatturato più alto nella storia aziendale.
In un anno in cui il mercato del caffè macinato ha registrato un -2,3% di volumi nel totale Italia, inclusi discount (Fonte Nielsen), le vendite in sell-out di Kimbo sono invece aumentate del +6,2%, traducendosi in 1 punto di quota di mercato, pari ormai al 12,3%.
Grazie a questi numeri, Kimbo si conferma secondo player italiano nel canale Retail in Italia, posizione che ricopre dal lontano 1994.
Grazie ai consistenti investimenti sulla rete di vendita e alla grande attenzione al settore Ho.Re.Ca., anche la presenza del brand nell’”out of home” è in costante ascesa e da qualche anno l’azienda incrementa il suo fatturato nel canale, registrando una crescita nel 2016 pari al 13% e arrivando a oltre 2.000 bar serviti rispetto ai 1.700 del 2015.
Ma consideriamo le vendite complessive, in Italia e all’estero. Il settore retail pesa per il 71% del fatturato ed è in crescita del +2% rispetto al 2015. Il settore Ho.Re.Ca pesa il 26% del fatturato ed è in crescita del +5.6% rispetto al 2015. Il settore vending e Ocs (Office coffee service) è ancora marginale e vale per ora il 3% del fatturato.
 L’ Ebitda (Earnings before interest, taxes, depreciation and amortization, in italiano Utili prima degli interessi, delle imposte, del deprezzamento e degli ammortamenti, ndr) raggiunto è di poco superiore al 6% del fatturato netto.
La posizione finanziaria netta è in attivo per oltre 10 milioni di euro. L’indicatore di current ratio (rapporto tra le attività correnti e le passività correnti) è superiore a 2.
Il rapporto tra i debiti finanziari e il patrimonio netto è ancora più virtuoso, essendo superiore a 4 (il benchmark è 1).
La diversificazione apre nuovi ambiti: è un fattore di crescita. La crescita nei diversi canali dimostra l’importanza della strategia Kimbo, che punta come appare chiaro alla maggiore e continua diversificazione.
La rete commerciale oggi presidia tutti i canali distributivi ed è rafforzata da importanti partnership all’estero, come ad esempio, l’accordo con France Boisson, azienda del gruppo Heineken, uno dei principali operatori della distribuzione francese, che ha portato Kimbo ad essere il caffè di oltre 11.000 bar in Francia e il terzo caffè nel canale Ho.Re.Ca. (acronimo di hotel-restaurant-café, ndr)