La lite Sarri-Mancini alla fine di Napoli-Inter ha scatenato un polverone mediatico, interessando pure il mondo della politica.

Il tecnico interista, a cui il mister napoletano ha dato del “frocio” negli ultimi istanti della gara, è tornato dopo un giorno di silenzio a parlare dell’accaduto. Queste le sue parole alla Gazzetta dello Sport. “Sarri non ha offeso solo me- precisa il tecnico jesino-, bensì tutte le persone che quotidianamente soffrono per queste battute”. Sull’argomento è intervenuto anche il padre del mister nerazzurro stigmatizzando fortemente il comportamento del mister partenopeo. “A Sarri in Inghilterra darebbero due anni di squalifica- ha detto Aldo Mancini, al Resto del Carlino- e non è colpa di Roberto se quello è uno str…. Mio figlio è da cinquanta anni nel mondo del calcio e vanta esperienze in Turchia e in Inghilterra dove è stato sempre tenuto su un palmo di mano. Ci sta-prosegue- che ci siano dei battibecchi a fine partita ma non bisogna trascendere. Se lo mandava a quel paese, sarebbe finita tutta lì, senza scatenare questo polverone.

Le accuse sono state pesanti, occorre trattenersi. E’ inutile scusarsi dopo che si sono pronunciate certe frasi, la frittata ormai è fatta”. L’ex premier e presidente del Milan, Silvio Berlusconi, è intervenuto sull’argomento a margine della presentazione del libro”Madrid” di Myrta Merlino. Queste le sue parole alla Gazzetta dello Sport:”Sono cose che succedono nei campi di calcio ma Mancini ha sbagliato a renderle pubbliche. Dovevano chiarirsi privatamente”. Intanto però stamattina la troupe di Striscia la Notizia ha consegnato il tapiro d’oro a Sarri(la puntata con le immagini dovrebbe andare in onda stasera) e sull’argomento è intervenuto pure il sindaco di San Giorgio a Cremano, Giorgio Zinni, che si è in un certo senso “schierato” dalla parte del tecnico. “Il comportamento di Sarri è da stigmatizzare: certi insulti dovrebbero restare fuori dal mondo dello sport. Credo che però martedì allo stadio si siano sentiti improperi da parte dei giocatori nei confronti di madri e persone decedute. Non credo, però, che queste siano finite sulle pagine dei giornali: si sta facendo un polverone per nulla”. Il sindaco partenopeo, Luigi De Magistris, si è mostrato dispiaciuto per quanto accaduto, spiegando che al tecnico toscano è sfuggita una parola di troppo, ma che sicuramente non è un razzista.”E’ inaccettabile che si voglia etichettare la città di Napoli per questo episodio, mettendola sempre sotto accusa. Intanto l’Arcigay di Napoli ha invitato il tecnico toscano a prendere parte alla manifestazione per i diritti degli omosessuali che si terrà sabato pomeriggio nelle vie della città. L’opinione pubblica è spaccata in due: il mondo del social è dalla parte di Sarri, mentre in tanti hanno stigmatizzato il comportamento del tecnico partenopeo. Curiosamente, però, a Napoli ha più amici Mancini, visto che la sua ex moglie è napoletana e il tecnico è un frequentatore del Tennis Club Napoli. In particolare ha suscitato qualche perplessità lo stupore del tecnico iesino che nel 2001-2002, quando allenava la Fiorentina, litigò con un giornalista toscano dandogli del “frocio di m..” per aver pubblicato una notizia relativa a un alterco dall’allora tecnico della Viola con un suo giocatore. Intanto sull’accaduto-che poi è quello che conta- è intervenuta la Corte Federale che ha aperto un’inchiesta. La decisione è attesa per la giornata di domani con il tecnico toscano che rischia da una squalifica di due a quattro giornate per accuse lesive della dignità della persona. Molto improbabile che la Giustizia Sportiva adotti la misura del comportamento discriminatorio, considerato il fatto che Mancini è padre di tre figli. In ogni caso, se fosse confermata la tesi lesiva, anche il tecnico iesino rischia una squalifica per aver rivolto l’espressione ingiuriosa”vecchio c…..ne”. Una parentesi triste per il nostro calcio che si spera si chiuda in fretta, soprattutto per non fomentare la violenza negli stadi.

Stefano Sconti