Con l’affluenza record di 55mila visitatori paganti si è chiusa la ventiduesima edizione di Torino Comics, la prima all’Oval al Lingotto, che si è riempito fin da venerdì 15 di appassionati, collezionisti, cosplayer, amanti della cultura nerd, curiosi, di tutte le età, torinesi ma anche provenienti da tutto il Nord Italia.
Un successo che ogni volta si rinnova, visto che Torino Comics è, malgrado alcune criticità e critiche, una manifestazione in continua crescita, con all’interno fumetterie, stand di gadget, angoli sul fantasy, l’horror, la fantascienza e le serie tv di culto, spazi per la autoproduzioni e l’artigianato in tema, oltre alle gare cosplay, i tornei di giochi di ruolo, i workshop della Scuola di Comics, il karaoke, gli incontri con attori (amatissimi quest’anno Robert Picardo da Star Trek e Kandyse McClure da Galactica) e doppiatori (con la presenza di Fabrizio Mazzotta, Domitilla D’Amico, Ivo de Palma, Franco Zucca, Massimiliano Manfredi, Angela Brusa, Carlo Cosolo, applauditissimi).
Cosa manca a Torino Comics? Forse qualche “comics” in più: ultimamente gli stand di fumetti, case editrici e negozi, sono scesi, a scapito di gadget e angolo youtubers che c’entra fino ad un certo punto con la cultura nerd, ma una manifestazione che si richiama ai fumetti, senza togliere niente alle altre espressioni della cultura nerd, dovrebbe continuare a metterli al centro. In ogni caso, è stato trascinante e divertente, e ora inizia il conto alla rovescia per l’edizione del 17 e 18 dicembre, con il Torino Comics edizione natalizia che avrà al suo interno l’Horror Film Fest.

Elena Romanello